Cultura
Il ricordo è una forma di conflitto
Intervista Parla l'artista polacco Horst Hoheisel, in Italia per la mostra «Arte in memoria», alla Sinagoga di Ostia antica. «Non esiste nessuna metafora possibile per rappresentare l'Olocausto»
Horst Hoheisel, Aschrott Fountain Memorial, 1987
Intervista Parla l'artista polacco Horst Hoheisel, in Italia per la mostra «Arte in memoria», alla Sinagoga di Ostia antica. «Non esiste nessuna metafora possibile per rappresentare l'Olocausto»
Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 26 gennaio 2017
All’apparenza quello di Horst Hoheisel (Poznan1944, vive tra Kassel e Berlino) sembra un lavoro minimale, un intervento quasi invisibile. Eppure, lui che spesso opera in assenza, questa volta si è impegnato nella Sinagoga di Ostia antica per la mostra Arte in memoria 9 (a cura di Adachiara Zevi) come fosse un demiurgo appassionato. E ha deciso di tirare fuori, a modo suo, testimonianze e immagini intrappolate tra le pietre vissute. «Voglio sentire la storia che si cela dietro queste pietre che risalgono al I secolo – spiega – Durante la mia visita a Ostia nell’aprile scorso, alcuni muri erano parzialmente...