Cultura
Il riflesso dell’altro è sempre straniante
Mostre «Push the limits», le artiste compongono diari intimi e interrogano la Storia alla Fondazione Merz di Torino
Emily Jacir, Pietrapertosa, 2019-2020 – Foto di Manuela De Leonardis
Mostre «Push the limits», le artiste compongono diari intimi e interrogano la Storia alla Fondazione Merz di Torino
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 3 ottobre 2020
Manuela De LeonardisTORINO
La pietra e la tenda: ipotesi di inizio e fine (o viceversa) di un percorso in cui la parola (in qualsiasi lingua) è elemento di costruzione – quanto di decostruzione – della mappatura dell’io nel riflesso dell’altro. L’incipit è apparentemente enigmatico, ma non tarda a svelare l’intento delle interessantissime artiste – fra loro, Rosa Barba, Sophie Calle, Shilpa Gupta, Mona Hatoum, Jenny Holzer, Emily Jacir, Bouchra Khalili, Shirin Neshat, Maria Papadimitriou, Chiharu Shiota, Fiona Tan – appartenenti a generazioni e geografie diverse (dalla Palestina al Giappone, fino a Marocco e all’India) e delle curatrici Claudia Gioia e Beatrice Merz che...