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Il riformismo alla rovescia

Europa/Italia Dagli anni Ottanta a oggi una girandola forsennata di stravolgimenti normativi si è abbattuta su scuola, sanità, pensioni, Costituzione, lavoro. Un vero e proprio «ritorno all’ordine capitalistico»

Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 17 settembre 2014
Oggi per l’Europa si aggira un nuovo spettro: lo spettro delle riforme. Questo spettro non mette certo in allarme i ceti privilegiati. Al contrario, esso si prepara a consolidarne le rendite di posizione. Ma le riforme non erano tradizionalmente uno strumento di progresso sociale? Un tempo, forse. Negli ultimi anni il concetto di riforma è stato «scippato» al lessico storico della sinistra, rovesciato nel suo significato e reso funzionale alle politiche neoliberiste. Cosa sono, in definitiva, queste benedette riforme invocate da ogni parte politica (e dette altrimenti – con un tono un po’ collodiano – «compiti a casa»)? È presto...

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