Cultura

Il riscatto delle vite anonime

Il riscatto delle vite anonimeNo Pasara, 2008 – Courtesy Fondation Leila Alaoui & Galleria Continua

Mostre La rassegna alla galleria Continua di san Gimignano, dedicata alla fotografa franco-marocchina Leila Alaoui, morta a 33 anni nell'attentato di Ouagadougou, nel 2016. E una chiacchierata con chi conosceva bene lei e il suo lavoro: madre, sorella e compagno

Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 28 febbraio 2017
Le donne di Essaouira girano velate per i vicoli della medina, avvolte dal vento marino denso di salsedine. A Chefchaouen – la città azzurra del Rif – arrivano le contadine berbere per il mercato settimanale: il cappello di paglia non basta per proteggere il loro volto dai raggi sole, dalle fatiche della vita. Un tessuto a righe, i cui colori non sono mai casuali, è avvolto sopra la gonna. Le donne ne sollevano i lembi per portare frutta e verdura. NEL SUQ DI BOUMIA, sul Medio Atlante, Leila Alaoui (Parigi 1982 – Ouagadougou, Burkina Faso 2016) fotografa un venditore d’acqua,...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi