Europa

Il risiko delle banche al di là del Danubio

Il risiko delle banche al di là del Danubio – Reuters

Inchiesta Nel «laboratorio» economico dell’Est ogni nazione prova a prendersi una fetta del credito. In un mercato pulviscolare la Germania punta sulle fabbriche mentre l’Italia (Unicredit e Intesa) è tra i più presenti. Tra i nuovi soggetti in espansione la Turchia e soprattutto la Sberbank russa

Pubblicato circa 11 anni faEdizione del 30 agosto 2013
A quasi venticinque anni dalla caduta del Muro di Berlino, l’Europa dell’Est rimane uno snodo possente di investimenti, una regione che ancora conserva la capacità di assorbire le delocalizzazioni industriali dei paesi della «vecchia» Europa e che in tempi recenti ha accolto un’ulteriore migrazione produttiva: quella dei servizi. Va da sé che, in questo grande laboratorio economico, chi controlla il comparto bancario può vantare posizioni di supremazia. Ma chi lo controlla? Verrebbe da dire la Germania, in prima battuta. D’altronde è il paese che in termini di presenza industriale e interscambio commerciale vanta il più alto livello di penetrazione nell’Europa...

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