Alias Domenica

Il riso di Cicerone tra Aristotele e Freud

Il riso di Cicerone tra Aristotele e Freud«Romolo e Remo», tavola di John Leech per «The Comic History of Rome» di Gilbert Abbott À Beckett, Londra, 1850 ca.

«Ridere nell’antica Roma» di Mary Beard tradotto da Carocci Un saggio di metodo e ricerca aperto a diverse ipotesi, anziché il mosaico storico-ideologico che non riesce a integrare le tessere

Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 11 dicembre 2016
Siamo nell’accampamento di Pompeo, nel 49 a.C., prima della battaglia di Farsalo. Lucio Domizio Enobarbo promuove a un delicato posto di comando un uomo inadatto alla guerra, solo perché è mite e saggio. E Cicerone: «Allora perché non te lo tieni stretto a educare i tuoi figli?». Se, leggendo l’aneddoto nella Vita di Cicerone di Plutarco, vi è venuto in mente Massimo Troisi (Le vie del Signore sono finite, 1987): «Da quando c’è Mussolini i treni sono in orario», dice la signora fascista; e Camillo/Troisi: «Mica c’era bisogno di farlo capo del governo. Bastava farlo capostazione no?»; ecco, se avete...

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