Cultura
Il risveglio dell’orgoglio
Intervista Un incontro con Simona Ghizzoni, fotografa che insieme alla giornalista Emanuela Zuccalà sta lavorando al progetto «Uncut», nel quale si racconta la pratica della mutilazione dei genitali femminili. «Abbiamo deciso di concentrarci non sulle ragazze Masai tagliate, ma sulle lotte delle donne che cercano di cambiare quella tradizione»
Simona ghizzoni, da «Uncut»
Intervista Un incontro con Simona Ghizzoni, fotografa che insieme alla giornalista Emanuela Zuccalà sta lavorando al progetto «Uncut», nel quale si racconta la pratica della mutilazione dei genitali femminili. «Abbiamo deciso di concentrarci non sulle ragazze Masai tagliate, ma sulle lotte delle donne che cercano di cambiare quella tradizione»
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 22 luglio 2016
Il salotto – luminosissimo – con le pareti tinte di rosso e l’angolo cottura è il cuore della casa che Simona Ghizzoni (Reggio Emilia 1977, vive a Roma) divide con Stefano, il suo compagno, conosciuto a Gaza qualche anno fa. È anche lo studio dove si ritrae, circondata da oggetti che arrivano da lontano, ricordi di tanti viaggi: il tappeto marocchino, il tessuto indiano con gli elefanti stampati che copre il divano, una grande conchiglia, la polvere di galleria nera contro invidie, malocchio e chiacchiere… Sul tavolino basso, poggiato accanto al computer, c’è il catalogo della mostra di Diane Arbus...