Internazionale
Il «ritiro» di al-Sadr getta l’Iraq sul baratro della guerra civile
Medio Oriente I sostenitori del religioso sciita assaltano i palazzi del governo a Baghdad. Poi si accende il sud. Esercito e milizie sparano: 12 morti. Coprifuoco totale. Rpg sadristi sulle sedi dei rivali e scontri diretti con le forze armate. Oggi la Corte suprema avrebbe dovuto esprimersi su un nuovo voto
Sostenitori del leader religioso sciita al-Sadr entrano nella Zona Verde di Baghdad – Ap/Hadi Mizban
Medio Oriente I sostenitori del religioso sciita assaltano i palazzi del governo a Baghdad. Poi si accende il sud. Esercito e milizie sparano: 12 morti. Coprifuoco totale. Rpg sadristi sulle sedi dei rivali e scontri diretti con le forze armate. Oggi la Corte suprema avrebbe dovuto esprimersi su un nuovo voto
Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 30 agosto 2022
«Annuncio il mio ritiro definitivo». Sono bastate poche parole affidate a Twitter perché Moqtada al-Sadr spalancasse la porta a una tensione che covava da settimane, nel caldo soffocante dell’estate irachena. Il religioso sciita, che ha cementato il proprio consenso durante l’insurrezione armata all’occupazione Usa del 2003 con il suo «Esercito del Madhi» e optato poi per la via nazional-populista e il sostegno del Golfo, ha scelto come ultima carta l’annuncio teatrale (e poco realistico) del ritiro dalla politica, lui che con il partito al-Sairoun ha vinto le elezioni (74 seggi su 329) nell’ottobre 2021 ma si è dimostrato incapace di...