Cultura
Il ritorno di Damien Hirst in fondo al mare
Mostre Torna in scena l'ex bad boy di Bristol con una mostra spettacolare divisa tra Palazzo Grassi e Punta della Dogana, a Venezia. Un'invenzione narrativa in cui l'artista va alla ricerca di un leggendario tesoro naufragato duemila anni fa
Damien Hirst, Sphinx – Photographed by Prudence Cuming Associates © Damien Hirst and Science Ltd. All rights reserved, DACS/SIAE 2017
Mostre Torna in scena l'ex bad boy di Bristol con una mostra spettacolare divisa tra Palazzo Grassi e Punta della Dogana, a Venezia. Un'invenzione narrativa in cui l'artista va alla ricerca di un leggendario tesoro naufragato duemila anni fa
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 11 aprile 2017
Teresa MacrìVENEZIA
Damien Hirst è tornato. Dopo l’ultima contestatissima mostra No Love Lost, The Blue Paintings, alla Wallace Collection di Londra del 2010, il bad boy inglese (Bristol 1965) ha forgiato per Venezia la fantasmagorica mostra Treasures from the Wreck of the Unbelievable, che si sdoppia tra Punta della Dogana e Palazzo Grassi, a cura da Elena Geuna (fino al 3 dicembre). ACCOLTA DAGLI ANIMALISTI, durante i giorni dell’allestimento, con quaranta chilogrammi di sterco lasciato immotivatamente davanti a Palazzo Grassi, la rassegna è destinata a suscitare le solite sterili diatribe. L’elefantiaca e onerosa operazione costruita dall’artista si inserisce in una logica dell’evento...