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Il ritorno di Rajoy e la frittata socialista

Spagna Sulla scelta dell’astensione socialista hanno influito le posizioni del leader storico Felipe González, della confederazione degli industriali, della grande stampa, come El País e El Mundo, oltre al blocco dei socialisti andalusi - la federazione più numerosa e potente - capeggiati da Susana Díaz, candidata in pectore alla segreteria del Psoe nel congresso che si terrà nel 2017 e strenua sostenitrice della «governabilità nell’interesse nazionale della Spagna»

Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 30 ottobre 2016
La Spagna ha da ieri sera un nuovo governo. Mariano Rajoy, come previsto, guida un esecutivo formato da Partito popolare (Pp) e Ciudadanos con l’astensione decisiva dei socialisti (Psoe). È un esecutivo di centrodestra bis con lo stesso premier uscente della scorsa legislatura. Dieci mesi senza governo, due elezioni in dodici mesi con più o meno un pari e patta tra Pp più Ciudadanos da una parte e sinistra dall’altra (Unidos Podemos, Psoe), hanno piegato la resistenza socialista che aveva come alternative o l’alleanza con Podemos e liste nazionaliste o nuove elezioni (le terze in un anno). I socialisti, nel...

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