Cultura

Il ritorno di Togliatti il costituente

Il ritorno di Togliatti il costituentePalmiro Togliatti in un comizio durante la campagna elettore del 1948

Incontri La sua storia e l’eredità politica in un convegno a Roma. Il bisogno per la sinistra di «una grande politica» filtrato dall’analisi della figura del dirigente comunista

Pubblicato circa 11 anni faEdizione del 9 novembre 2013
Sala del Teatro de’ Servi, via del Tritone a Roma, affollata per il convegno dal titolo «Togliatti e la Costituzione» promosso dall’Associazione Futura Umanità. Tocca subito a Giampasquale Santomassimo tratteggiare la complessa personalità di Togliatti. Lo fa iniziando da un particolare biografico poco conosciuto: «Negli anni 1922-1923, mentre il fascismo si insediava, scomparve e fu Umberto Terracini a chiedergli di farsi vivo. Togliatti passava le giornate studiando, pensando a una seconda laurea e a risolvere il dubbio esistenziale sulla politica come vera vocazione. Togliatti non fu un totus politicus». Parte da qui una ricostruzione che spiega come il leader comunista...

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