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Il Roxy a Londra. L’incredibile scintilla del punk inglese
In pagina/Un libro racconta lo storico locale di Covent Garden, catalizzatore di un’intera scena sonora e palestra per una sfilza di band Nel 1977 era il luogo da amare. Sul mini palco gruppi che avrebbero fatto la storia di un genere e di un’intera cultura. Tra caos e i dj set di Don Letts
L'ingresso del Roxy
In pagina/Un libro racconta lo storico locale di Covent Garden, catalizzatore di un’intera scena sonora e palestra per una sfilza di band Nel 1977 era il luogo da amare. Sul mini palco gruppi che avrebbero fatto la storia di un genere e di un’intera cultura. Tra caos e i dj set di Don Letts
Pubblicato più di un anno faEdizione del 3 giugno 2023
È paradossale e per certi versi anche storicamente cinico che una delle forme di espressioni artistiche e sociali più rivoltose del Novecento, che aveva fatto suo il motto «nessun regola», affiancandolo all’apocalittico «no future», come è stato il movimento punk sia stato progressivamente musealizzato, omologato, catalogato e depotenziato di ogni velleità rivoluzionaria. SOMMERSI Sono parecchi anni che siamo sommersi da libri, biografie, documentari, autobiografie (tra cui le noiosissime e insopportabili dei protagonisti della scena hardcore americana a base di violenza giovanile, successiva fase di terribili dipendenze e lieto fine con redenzione finale, non di rado accoppiata a visioni politiche conservatrici...