Cultura
Il rumoroso silenzio di Pio XII sull’Olocausto
Memoria In una lettera del 14 dicembre 1942, scoperta dell’archivista vaticano Giovanni Coco e indirizzata dal gesuita tedesco Lothar König al segretario particolare del Papa, il prelato tedesco Robert Leiber, si cita il forno crematorio nel lager di Bełzec, collocato nella Polonia occupata dai tedeschi, e viene menzionato anche il campo di Auschwitz
Luglio 1933, il segretario di Stato Pacelli, futuro Pio XII, firma il Concordato tra Vaticano e Terzo Reich Getty Images
Memoria In una lettera del 14 dicembre 1942, scoperta dell’archivista vaticano Giovanni Coco e indirizzata dal gesuita tedesco Lothar König al segretario particolare del Papa, il prelato tedesco Robert Leiber, si cita il forno crematorio nel lager di Bełzec, collocato nella Polonia occupata dai tedeschi, e viene menzionato anche il campo di Auschwitz
Pubblicato circa un anno faEdizione del 20 settembre 2023
La polemica sull’atteggiamento assunto da Pio XII durante la Seconda guerra mondiale rispetto ai crimini che i nazisti andavano commettendo, a partire dallo sterminio delle comunità ebraiche, non accenna a placarsi. In essa entrano in gioco molti fattori che, dal passato, ci portano al presente: il ruolo e la funzione che la Santa Sede assunse in anni così complessi e tumultuosi; la sua reale o fittizia neutralità; il sovrapporsi della favorevole disposizione d’animo di Eugenio Pacelli verso la Germania (nella quale era stato nunzio apostolico), traslata in un’irrisolta astensione verso il regime hitleriano. PIÙ IN GENERALE, gli echi del passato...