Visioni

Il «Sam Fuller giapponese» visto dall’occidente

Il «Sam Fuller giapponese» visto dall’occidente

Ricordi Da Baz Luhrmann a Jim Jarmusch, gli ammiratori di Seijun Suzuki

Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 23 febbraio 2017
Baz Luhrmann lo ha definito «un regista che sembrava conoscere il futuro prima che si realizzasse», mentre per parte sua Seijun Suzuki ha quasi sempre minimizzato il suo prestigio artistico. «Era più che altro un lavoro, girare film non mi dava un piacere particolare», ha detto in un’intervista parlando degli anni passati alla Nikkatsu, che lo licenziò dopo l’uscita di La farfalla sul mirino. «Dissero che il mio film era incomprensibile», ricordava il regista in un’intervista con il Guardian in occasione dell’uscita del suo ultimo lavoro, Princess Raccoon. «Non importava cosa pensassi io, che ero convinto di aver realizzato un...

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