Cultura
Il secolo d’oro di una «piccola patria» all’insegna del classico
Oltre il canone «La Fabbrica del Rinascimento» in mostra a Vicenza presso la Basilica Palladiana, fino al 18 aprile. La rassegna illustra anche le condizioni di vita nel Veneto rinascimentale, il valore delle opere d’arte dell’antichità e la natura del collezionismo antiquario
Tommaso Salmon, Vicenza, Teatro Olimpico (1750 circa)
Oltre il canone «La Fabbrica del Rinascimento» in mostra a Vicenza presso la Basilica Palladiana, fino al 18 aprile. La rassegna illustra anche le condizioni di vita nel Veneto rinascimentale, il valore delle opere d’arte dell’antichità e la natura del collezionismo antiquario
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 5 marzo 2022
Maurizio GiufrèVICENZA
Durante il XVI secolo Vicenza, tranquillo borgo rurale ai piedi dei Colli Berici, intraprende una profonda trasformazione urbana per volontà di un ricco e colto patriziato volto a incrementare le sue ricchezze in dinamiche attività tessili e commerciali, oltre che nell’agricoltura. La sua renovatio urbis si svolge tutta all’insegna del ritorno al mondo classico considerato, come scrisse il Garin, «fonte pura e il modello di una civiltà che allontanandosi dalle origini invece di progredire è andata degenerando». DI QUALE NATURA fosse l’Umanesimo a Vicenza, se includerlo in quello epigrafico e archeologico secondo lo schema proposto da Chastel e quali lineamenti...