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Il secondo Balla: tardivo o aurora della pop art?

Il secondo Balla: tardivo o aurora della pop art?Giacomo Balla, "Primo Carnera", 1933, Roma, Fondazione Cerasi

A Roma, Palazzo Merulana, "Giacomo Balla. Dal Futurismo astratto al Futurismo iconico", a cura di Fabio Benzi Una mostra sulla fase pittorica che parte dalla metà degli anni venti: ritenuta di restaurazione, secondo il curatore è piuttosto testimonianza di un'acuta sintonia con la cultura di massa, in particolare nel confronto con l'immagine fotografica (Luxardo, Ghergo)

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 12 maggio 2019
E’ innegabile che il tempo abbia giovato a scrittori tanto diversi, come Taine o Lermontov, i quali scrissero i loro libri più belli a poca distanza dalla morte. Quanto invece a Verdi, la superiorità dell’Otello sul Rigoletto è stata sempre oggetto di contesa. In un suo scritto su Goya, Huxley arrivò ad auspicare un’ipotetica Antologia delle opere tarde che avrebbe dovuto contenere tutti quei postremi lavori d’artisti nei quali l’ispirazione contingente fosse come trascesa in una contemplazione fuori dal tempo. Di un simile interesse per l’ultima stagione della sua arte non godette invece Giacomo Balla, le cui opere da un...

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