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Il Senato nella foresta
Riforme Non si può giudicare la composizione della nuova camera alta tirandola fuori dal contesto in cui sarà inserita, a maggior ragione dopo la nuova legge elettorale. Napolitano continua a sottovalutare la concentrazione di potere su palazzo Chigi
– Aleandro Biagianti
Riforme Non si può giudicare la composizione della nuova camera alta tirandola fuori dal contesto in cui sarà inserita, a maggior ragione dopo la nuova legge elettorale. Napolitano continua a sottovalutare la concentrazione di potere su palazzo Chigi
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 12 agosto 2015
Napolitano risponde sulla riforma costituzionale a Scalfari (La Repubblica, 9 agosto) dichiarando essenziale che non vi siano «due istituzioni rappresentative della generalità dei cittadini, sottraendo al senato solo (e a quel punto insostenibilmente!) il potere di dare la fiducia al governo». In breve, il senato di seconda scelta è cardine indispensabile della riforma. Non siamo e non saremo d’accordo, per molteplici motivi. Il primo. È antica saggezza che bisogna saper vedere la foresta al di là dei singoli alberi che la compongono. È invece quel che accade qui, se si valuta il senato non elettivo come elemento a sé stante....