Cultura

Il senso del folklore per la rivolta

Il senso del folklore per la rivoltaStatuette di donne con costume tradizionale, Calabria – foto DeAgostini/Getty Images

Luigi Lombardi Satriani Il percorso e l’eredità dell’antropologo calabrese scomparso lunedì, tra i promotori del revival di tali ricerche. Raffinato studioso delle culture «altre» ha indagato le tradizioni popolari come luogo del conflitto. Il suo sguardo era volto soprattutto al Meridione, i cui usi e costumi considerava un’arma per osteggiare le correnti conservatrici. E vedeva quella realtà come anticipatrice del Sessantotto

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 2 giugno 2022
Adel des Geistes. Nobiltà dello spirito, per dirla con Thomas Mann, è l’espressione più alta e giusta per parlare di Luigi Maria Lombardi Satriani, sia come uomo che come intellettuale di assoluto rilievo nel panorama internazionale delle scienze antropologiche. Nato in Calabria, a San Costantino Briatico (Vibo Valentia) il 10 dicembre 1936, ha dedicato tutta la vita all’analisi del folklore e alle culture delle classi subalterne, passione trasmessagli dallo zio Raffaele, importante studioso di tradizioni popolari. Pur avendo vissuto più di cinquant’anni a Roma, dove è morto lunedì, non ha mai spezzato il legame viscerale con la propria terra. È...

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