Cultura

Il senso della Diada

Il senso della DiadaLa regata «Ondata per l’indipendenza» che si è tenuta lungo la costa catalana domenica scorsa in vista della celebrazione della Diada – LaPresse

Spagna A due anni dal referendum, la festa nazionale catalana che si celebra oggi, diventata incandescente dal 2012 sotto il presidente Mas che cavalcò il nazionalismo, sarà meno epica

Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 11 settembre 2019
L’undici settembre per la politica catalana è un appuntamento cerchiato in rosso. È la celebrazione della Diada, la festa nazionale catalana, che ricorda – paradossalmente – la più grande sconfitta agli occhi del nazionalismo: quella contro le truppe del borbonico Filippo V. Barcellona infatti durante la lunga guerra di successione era rimasta più o meno fedele a Carlo d’Asburgo, l’altro pretendente al trono dopo la morte nel 1700 di Carlo II (detto “lo stregato” per il suo aspetto non proprio vispo a cause delle numerose malattie genetiche dovute alla consanguineità, e che infatti lo lasciarono sterile). L’11 settembre del 1714...

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