Cultura
Il «senza di te» di Pino Pinelli nel Paese immemore
Percorsi Una morte senza giustizia. Due graphic novel per ricordare. Il 15 dicembre del 1969 il ferroviere anarchico perì dopo essere «caduto» da una finestra della questura di Milano. La vita delle figlie Claudia e Silvia e della moglie Licia nei volumi di Milieu e Beccogiallo
Da «Volo senza un grido. La lotta di Licia Pinelli» di Ilaria Jovine, Roberto Mariotti, Marco Cabras (Beccogiallo
Percorsi Una morte senza giustizia. Due graphic novel per ricordare. Il 15 dicembre del 1969 il ferroviere anarchico perì dopo essere «caduto» da una finestra della questura di Milano. La vita delle figlie Claudia e Silvia e della moglie Licia nei volumi di Milieu e Beccogiallo
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 15 dicembre 2021
L’urgenza della memoria, per certe storie, non si placa mai. Quello che, lo scorso 12 dicembre, è stato sbrigativamente archiviato come «errore tecnico» – il tweet ufficiale del Senato che rilanciava l’ossessione di due vecchi missini per la pista anarchica su Piazza Fontana – va a nutrire un senso comune depistato dalla macchina del revisionismo in un Paese che soffre di buchi nella memoria collettiva. NELLA NOTTE tra il 15 e il 16 dicembre 1969 Licia Rognini divenne per tutti, e suo malgrado la vedova Pinelli. Suo marito Giuseppe, ferroviere anarchico, un passato da staffetta partigiana e un presente da...