Alias Domenica

Il Sessantotto di Uwe Johnson

Il Sessantotto di Uwe JohnsonPraga 1968, foto di Josef Koudelka

Uwe Johnson, quadrilogia È L’ESTATE DEL VIETNAM E DEI CARRI ARMATI A PRAGA: LO SCRITTORE TEDESCO, ESULE A NEW YORK, REGISTRA IL CROLLO DELL’ILLUSIONE COMUNISTA E L’IPOCRISIA AMERICANA. «I GIORNI E GLI ANNI», L’ORMA EDITORE

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 3 aprile 2016
Indubbiamente Uwe Johnson (1934-1984) appartiene a quella sfortunata categoria di scrittori la cui importanza è tanto proclamata quanto sottintesa è l’ignoranza delle loro opere. Colpa di un destino avverso? Certamente, in parte almeno. Il taciturno cittadino Uwe Johnson fa presto a scoprire la vera sostanza del regime comunista della Germania orientale, in cui nasce e va a scuola. Si trasferisce perciò nella Germania occidentale, nella quale però respira aria di arrivismo e di corsa al denaro, companatico privilegiato della rimozione del passato nazista. Pertanto Johnson sceglie la scomoda esistenza dell’esule (prima in America, poi in Inghilterra) e il ruolo impegnativo...

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