Cultura
Il silenzio obbligato della vergogna
Intervista Parla lo scrittore di Aleppo Khaled Khalifa, che oggi sarà al teatro Parenti di Milano, in dialogo con Wlodek Goldkorn, per presentare il suo libro «Non ci sono coltelli nelle cucine di questa città»
Un’opera dell’artista siriano Tammam Azzam
Intervista Parla lo scrittore di Aleppo Khaled Khalifa, che oggi sarà al teatro Parenti di Milano, in dialogo con Wlodek Goldkorn, per presentare il suo libro «Non ci sono coltelli nelle cucine di questa città»
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 28 marzo 2018
Il romanzo della vita reclusa, prigioniera della violenza ma anche dei mille imperdonabili compromessi cui una dittatura obbliga gli individui che opprime. Non ci sono coltelli nelle cucine di questa città (Bompiani, pp. 288, euro 18), racconta attraverso le vicende di una famiglia di Aleppo la genesi e il consolidarsi del regime degli Assad che domina la Siria fin dagli anni Sessanta, ma descrive una condizione soffocante di repressione e annichilimento interiore che invita a riflettere su tutte le forme di dispotismo contemporaneo. Una conferma delle straordinarie doti di narratore di Khaled Khalifa, nato ad Aleppo nel 1964, tra gli...