Lavoro
Il sindacato si fa sulla strada. E nei campi
Agricoltura L’unico modo per avvicinare i braccianti, spesso immigrati irregolari, è quello di mimetizzarsi: un furgoncino, all’alba, poche parole. Così la Flai Cgil affronta gli abusi di padroni e caporali
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Agricoltura L’unico modo per avvicinare i braccianti, spesso immigrati irregolari, è quello di mimetizzarsi: un furgoncino, all’alba, poche parole. Così la Flai Cgil affronta gli abusi di padroni e caporali
Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 29 novembre 2014
Adriana PolliceNAPOLI
Amadou ha 28 anni e viene dal Burkina Faso, da sei anni è in Italia, vive a Villa di Briano, piccolo centro del casertano. Lavora nei campi come stagionale, raccoglie mele, pesche, quello che capita a seconda dei mesi. E vorrebbe andare via: «I primi due anni ho vissuto a Livorno, lì era meglio ma senza permesso di soggiorno non potevo rimanere. Così mi sono spostato». «Faccio almeno sette ore al giorno – prosegue il bracciante – ma a fine turno arriva il padrone e ti dice “devi fare un’altra ora” e tu non puoi dire di no. Senza pausa,...