Commenti

Il sindaco Marino e l’obitorio culturale della capitale

Roma Chiuso dalla giunta il Rialto Sant’Ambrogio. Dopo il Teatro Valle e l’Angelo Mai continua l’azione contro la produzione culturale indipendente

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 28 febbraio 2015
Caccia grossa. Difficile definire diversamente cosa stia succedendo a Roma, a colpi di sgomberi, chiusure, sequestri, denunce, sigilli. Una dopo l’altra, stanno spegnendo le più vitali e interessanti esperienze culturali indipendenti. Martedì scorso hanno chiuso anche il Rialto Sant’Ambrogio. E siamo a cinque: dopo l’Angelo Mai, il Cinema Volturno, il Teatro Valle e il Cinema America. Impallinati e abbattuti. Disperante. E così, a neanche due anni dall’insediamento della sua giunta, il sindaco Marino può serenamente vantarsi di aver deprivato la città delle sue migliori realtà artistiche e culturali. Un risultato agghiacciante, per chi avrebbe dovuto risollevare il tono e il...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi