Alias Domenica
Il sofisticato sincretismo di Liu Ye
A Milano, Fondazione Prada, "Liu Ye: storytelling", a cura di Udo Kittelmann Miniaturistico, segnato da Mondrian: le figure orientali-occidentali del pittore cinese, puntigliosamente calibrate, traggono dai libri per bambini e dalle icone del passato e dello spettacolo
Liu Ye, "Chet Baker", 2006
A Milano, Fondazione Prada, "Liu Ye: storytelling", a cura di Udo Kittelmann Miniaturistico, segnato da Mondrian: le figure orientali-occidentali del pittore cinese, puntigliosamente calibrate, traggono dai libri per bambini e dalle icone del passato e dello spettacolo
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 13 settembre 2020
Giuseppe FrangiMILANO
Scrive Udo Kittelmann, direttore della Nationalgalerie di Berlino e curatore di Storytelling (Fondazione Prada Milano, fino al 28 settembre), che arrivato nel 2003 per la prima volta in Cina rimase molto colpito dai lavori di Liu Ye perché gli erano sembrati subito imprevedibilmente famigliari. «Non vi era nulla di estraneo ai miei occhi. Mi apparivano come messaggi pittorici sensibili connessi a due mondi spesso ritenuti contradditori». La biografia di Liu Ye, uno dei nomi di punta dell’ondata di artisti cinesi che a partire dagli anni ottanta hanno occupato la scena globale e anche il mercato, aiuta a spiegare la sensazione...