Visioni

Il sofreh dell’Expo per l’Iran

Il sofreh dell’Expo per l’Iranil padiglione dell'Iran all'Expo

SanaMente L'anomalo vicinato con gli stand americani nella grande esposizione meneghina per il paese dalle mille contraddizioni

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 6 maggio 2015
La cronaca «rosa» dell’Expo ha più volte messo l’accento sulla vicinanza tra i padiglioni dell’Iran e degli Stati uniti. E anche la retorica si è sprecata, largheggiando nell’uso di frasi tipo «L’Esposizione è luogo dove il mondo non conosce divisioni», tanto per citare. In un’intervista rilasciata all’Ansa, Hossein Esfahbodi, Commissario generale per la partecipazione dell’Iran all’Expo, aveva risposto con un sorriso alla scontata domanda sull’anomalo vicinato, aggiungendo che l’Iran in mostra può contare anche su altri vicini, dal Cile all’Italia. «Una buona posizione» l’aveva definita, con il pensiero più vicino all’afflusso di pubblico che alla politica internazionale. Chi varcherà la...

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