Visioni

«Il sol dell’avvenire», Nanni Moretti tra amore e ortodossia

«Il sol dell’avvenire», Nanni Moretti tra amore e ortodossiaMargherita Buy e Nanni Moretti in una scena di «Il sol dell’avvenire»

Al cinema Il nuovo film di e con Nanni Moretti, una riflessione con risate sulla sinistra, il cinema e la vita. Dal 20 aprile nelle sale, e in concorso al prossimo Festival di Cannes

Pubblicato più di un anno faEdizione del 19 aprile 2023
Se si dovesse dare un voto da uno a dieci a Il sol dell’avvenire, il nuovo film di Nanni Moretti, sarebbe senz’altro 9 e 1/2. Per due motivi. Il primo più strettamente legato ai ricordi scolastici, perché questo lavoro sfiora la perfezione, il secondo perché forse come non mai Nanni ha preso Fellini come chiave, sia mostrando la sequenza finale di La dolce vita, sia citando 8 e 1/2, sia utilizzando il circo come momento importante del suo racconto, sia con la scena iniziale in cui il titolo del film viene dipinto sulle arcate di un ponte come a suo...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi