Internazionale
«Il sole non è sabotabile»: fai da te contro il black-out
Venezuela Reportage. Assemblee improvvisate, catene di secchi in piscina, il sogno del solare decentrato: la gente si organizza. Tra wi-fi spento e rubinetti a secco, c’è chi critica il governo ma senza acclamare Guaidó
Fila per raccogliere acqua potabile a Caracas – Afp
Venezuela Reportage. Assemblee improvvisate, catene di secchi in piscina, il sogno del solare decentrato: la gente si organizza. Tra wi-fi spento e rubinetti a secco, c’è chi critica il governo ma senza acclamare Guaidó
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 12 marzo 2019
Marinella CorreggiaBARQUISIMETO (VENEZUELA)
Anche i ricchi piangono un po’ in Venezuela, soprattutto se sono carnivori, quando la guerra economica diventa sabotaggio cibernetico ai danni della principale centrale idroelettrica del paese, a Guri, nello Stato di Bolívar. A Barquisimeto, nello Stato di Lara, cinque ore di pullman da Caracas, l’elettricità è andata via alle 16 del 7 marzo e domenica il black-out era ancora in corso. Rubinetti a secco, frigoriferi fuori uso, svendite di prodotti deperibili, niente wi-fi. Il problema principale sono gli ospedali, quelli piccoli che non hanno generatori. Impossibile verificare le cifre delle vittime, più facile capire su quali coscienze gravano. La...