Visioni

Il sorriso amaro di Gene Wilder

Il sorriso amaro di Gene Wilder

Cinema Un ritratto dell’artista scomparso lunedì. Da «Willy Wonka» a «Frankenstein Jr.». Dietro la maschera del sodale di Mel Brooks, un attore raffinato che reinterpretava la comicità yiddish

Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 31 agosto 2016
Curioso destino quello di Gene Wilder. Essere pianto e ricordato per un film, Frankenstein Jr., grazie soprattutto all’eccellente lavoro di adattamento di Mario Maldesi e al doppiaggio di Oreste Lionello, per una serie di battute epocali. Non a caso un amico, dal senso dell’umorismo piuttosto acuto, commenta la dipartita dell’attore con un affettuoso e triste «Ora noi aldilì, lui aldilà…». In realtà, come accade sovente, dietro la maschera del sodale per eccellenza di Mel Brooks, insieme all’ineffabile Marty Feldman, si cela un attore raffinato che reinterpreta in maniera assolutamente personale la tradizione della comicità yiddish. Gene Wilder, per certi versi,...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi