Visioni

Il sottile razzismo nascosto in un caffè

Il sottile razzismo nascosto in un caffè

Habemus Corpus Il linguaggio non è mai una questione banale. C’è chi usa le parole senza pensarci, chi le adopera volutamente come pietre e chi si interroga sui loro significati reconditi.

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 10 luglio 2018
Il linguaggio non è mai una questione banale. C’è chi usa le parole senza pensarci, chi le adopera volutamente come pietre e chi si interroga sui loro significati reconditi. Questi ultimi non sempre hanno vita facile. Ho un amico che ama il cosiddetto Marocchino, composizione di caffè, cioccolata calda, polvere di cacao, crema di latte montato servito in bicchierino di vetro in modo da mostrare i diversi colori della bevanda. Diffusissimo nei bar italiani, pare che la sua origine venga dal bicierin di torinese tradizione. Poiché so che le varianti sono infinite e non vorrei farmi lapidare dai lettori più...

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