Commenti

Il Sud nella servitù del Nord

Il Sud nella servitù del NordL'Eni a Gela

Draghi e non solo Da Crispi alla ricostruzione del secondo dopoguerra fino a oggi, la questione non è nelle radici anagrafiche del governo quanto nella sua strategia economica, di visione del paese, nella divisione internazionale del lavoro

Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 16 febbraio 2021
Molte testate giornalistiche hanno commentato la nascita di questo governo mettendo in evidenza la matrice settentrionale, in base alla provenienza anagrafica dei ministri. È una visione parziale e qualche volta distorta. Ci sono stati nella storia italiana dei ministri e addirittura dei premier che erano di origine meridionale ma che hanno fatto gli interessi del Nord. Valga fra tutti il caso di Francesco Crispi, palermitano, che usò i dazi doganali per proteggere l’industria nascente nel triangolo industriale, provocando una reazione, soprattutto della Francia, che colpì l’export meridionale di materie prime e beni alimentari. La questione, dunque, non è tanto quella...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi