Internazionale
Il sufismo e i nuovi jihadisti d’Africa
Storie Nella Repubblica di Guinea l’islam tradizionale a vocazione mistica arretra di fronte ai colpi (e ai soldi) del wahabismo di matrice saudita. Un incontro con l’imam della grande moschea di Labé
Una moschea in costruzione nei dintorni della capitale guineana Conakry – M. M.
Storie Nella Repubblica di Guinea l’islam tradizionale a vocazione mistica arretra di fronte ai colpi (e ai soldi) del wahabismo di matrice saudita. Un incontro con l’imam della grande moschea di Labé
Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 3 gennaio 2017
Elisa PelizzariCONAKRY
Territorio dell’Africa occidentale, con 11 milioni di abitanti, la Repubblica di Guinea è salita di recente alle cronache per due eventi: l’epidemia di ebola e il flusso di migranti, che abbandonano il paese per raggiungere le nostre coste, seguendo perigliosi itinerari clandestini. Ex colonia francese, la Guinea ha un passato doloroso e ha conosciuto, fra il 1958 e il 2009, una serie di dittature, sotto il dominio di Sékou Touré (eroe dell’indipendenza nazionale), Lansana Conté e Moussa Dadis Camara. Eletto democraticamente nel 2010 e riconfermato nel 2015, il presidente Alpha Condé è a capo del Rassemblement du Peuple de Guinée,...