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Il suo nemico era il conformismo, in tutte le sue forme

Il suo nemico era il conformismo, in tutte le sue formeValentino Parlato – Livio Senigalliesi

Teneva moltissimo alle sue idee. Ai principi in cui credeva. Ma non ne era succubo. Valentino Parlato era comunista ma anche un libero pensatore. Che questo significasse essere «comunista eretico», […]

Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 5 maggio 2017
Teneva moltissimo alle sue idee. Ai principi in cui credeva. Ma non ne era succubo. Valentino Parlato era comunista ma anche un libero pensatore. Che questo significasse essere «comunista eretico», come spesso erano definiti i fondatori de il manifesto, non era precisamente il suo caso, lui, di quel gruppo, era forse il più legato, e lo era rimasto abbastanza, alla cultura del Pci da cui pure era stato radiato. Un po’ si prendeva in giro, anche per il gusto di spiazzare l’interlocutore, quando ricordava la sua formazione amendoliana, e l’approdo all’ingraismo, maturato tardi rispetto agli altri vecchi del manifesto, e...

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