Andrew O’Hagan, il suono ordinario della perdita
L'intervista Lo scrittore scozzese, ospite al festival Letterature nella sua serata inaugurale del 12 luglio, allo Stadio Palatino a Roma, parla del suo romanzo «Effimeri», per Bompiani. Un’amicizia maschile che attraversa la Glasgow degli anni ’80 fino a un drammatico epilogo. «Ho sentito che c’era qualcosa di molto contemporaneo - molto attuale - nella nozione di luoghi, persone e modi di vivere che muoiono, e l’ho sentito fin da quando ero giovane»
L'intervista Lo scrittore scozzese, ospite al festival Letterature nella sua serata inaugurale del 12 luglio, allo Stadio Palatino a Roma, parla del suo romanzo «Effimeri», per Bompiani. Un’amicizia maschile che attraversa la Glasgow degli anni ’80 fino a un drammatico epilogo. «Ho sentito che c’era qualcosa di molto contemporaneo - molto attuale - nella nozione di luoghi, persone e modi di vivere che muoiono, e l’ho sentito fin da quando ero giovane»