Lavoro

Il sussidio di povertà prevederà il «reato di cittadinanza»

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Il workfare penale all'italiana Nel giorno delle critiche al Documento di Economia e Finanza (Def) da parte della Commissione Europea sono emersi altri dettagli sulla misura simbolo del cosiddetto "reddito di cittadinanza" al centro dello scontro sui conti. Il vicepremier Di Maio ha parlato di "sei anni di galera" per i consumatori poveri che tenteranno di frodare lo Stato lavorando in nero e percependo l'assegno di ultima istanza. Il sottosegretario agli Affari Regionali Stefano Buffagni (M5S) ha inventato un nuovo reato: "falso in reddito di cittadinanza". Nel Def prospettive miracolistiche sui centri per l'impiego. Sulla carta tutto quello che non è accaduto negli ultimi 40 anni dovrà avvenire tra gennaio e marzo 2019

Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 6 ottobre 2018
Il sussidio di ultima istanza contro la povertà assoluta chiamato impropriamente «reddito di cittadinanza» sancisce l’introduzione della «cittadinanza digitale» e «apre le porte all’innovazione per il singolo cittadino». Questa pretesa infondata è contenuta nel Documento di Economia e Finanza (Def) ieri criticato dalla Commissione Europea. LA «CITTADINANZA DIGITALE» è considerata un avatar del «cittadino» in carne ed ossa, il suo completamento simbiotico destinatario di pratiche amministrative (firma e identità digitale, carta di identità elettronica, la Pec e altro) ed è stata formalizzata nel diritto italiano nel 2005 quando fu introdotto il «codice dell’amministrazione digitale». Da gennaio 2018 è prevista una...

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