Visioni

Il talento dell’Ensemble Dissonanzen

Il talento dell’Ensemble DissonanzenEnsemble Dissonanzen in studio – foto Sabrina Cirillo

Musica In un box di 5 cd le migliori performance del gruppo dal 2004 al 2009 con ospiti come Tara Bouman e Markus Stockhausen

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 31 maggio 2014
Le doti migliori di improvvisatori vengono fuori quando c’è aria di jazz. Sulle immagini (che naturalmente nel cd si possono solo evocare con la fantasia) dei corti di Harry Smith, filmaker, artista visivo, etnografo sonoro, i solisti dell’Ensemble Dissonanzen trovano accenti di scioltezza e di spregiudicatezza free. Sono cinque solisti in una delle performances riunite nel box di cinque cd (Dissonanzen, die Schachtel) che esce nell’anno del ventennale della fondazione di questa impresa musicale napoletana, una factory in realtà. Smith amava Dizzy Gillespie e Thelonious Monk, così alle due improvvisazioni collettive che aprono e chiudono l’album e alle improvvisazioni libere...

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