Alias
Il teatro asfittico dell’io
Intervista Un incontro con la fotografa e artista franco-armena Lucie Khahoutian al Si Fest. «In tutte le famiglie armene scampate al genocidio si narrano le stesse tre storie che vengono arricchite con l’aggiunta di alcuni particolari, ma del resto non si conosce nulla»
Lucie Khahoutian, Untitled, serie «With all this darkness round me I feel less alone», 2016
Intervista Un incontro con la fotografa e artista franco-armena Lucie Khahoutian al Si Fest. «In tutte le famiglie armene scampate al genocidio si narrano le stesse tre storie che vengono arricchite con l’aggiunta di alcuni particolari, ma del resto non si conosce nulla»
Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 6 ottobre 2018
Manuela De LeonardisSAVIGNANO
Nel teatro del quotidiano, il matrimonio assume la valenza simbolica di atto d’intima connessione fra «anime gemelle». Ma non è esattamente così per Lucie/Camille, interprete di se stessa nella rappresentazione visuale che mette in scena con l’altro (nella realtà è il suo compagno) negli ambienti domestici, appena un po’ claustrofobici. Con la curatela di Christian Gattinoni che ha selezionato alcuni lavori della serie With all this darkness round me I feel less alone (2016), Lucie Khahoutian (Erevan, Armenia 1990) è stata invitata a partecipare alla 27ma edizione del Si Fest – Savignano Fotografia 2018 (fino al 30 settembre). Per questa...