Cultura

Il termopolio di Pompei, «regalo di Natale» del Mibact

Il termopolio di Pompei, «regalo di Natale» del MibactUn particolare del termopolio di Pompei

Patrimonio Si tratta di una tipologia di locale dove, come indica il nome di origine greca, si servivano bevande e cibi caldi, conservati in grandi giare (dolia) incassate nel bancone in muratura. La nuova tappa di una consolidata strategia comunicativa tesa non già a valorizzare le acquisizioni della ricerca archeologica bensì a incrementare una sfiancante e, a tratti ridicola, propaganda ministeriale

Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 27 dicembre 2020
Sotto l’albero di Natale del Mibact non poteva mancare una nuova e «straordinaria» scoperta pompeiana, per giunta a tema. Nei giorni dell’abbondante consumo di pasti, viene annunciato al pubblico, con gli abituali toni trionfalistici, il rinvenimento di un antico termopolio ovvero di una tipologia di locale – a Pompei se ne contano già un’ottantina – dove, come indica il nome di origine greca, si servivano bevande e cibi caldi, conservati in grandi giare (dolia) incassate nel bancone in muratura. Il termopolio, parzialmente indagato nel 2019, è stato portato alla luce nella Regio V, all’incrocio tra il vicolo delle Nozze d’argento...

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