Alias Domenica
Il terrestre satori di Ettore Spalletti
A Montecarlo, Villa Paloma, la mostra di Ettore Spalletti "Ombre d’azur, transparence" In un edificio Belle Époque, sovrastato dai nuovi grattacieli che snaturano lo skyline monegasco, l'artista appare un marziano, distante anche dall’astazione «color field» cui di solito lo si lega
Dalla mostra di Ettore Spalletti "Ombre d’azur, transparence" al Nouveau Musée National de Monaco – Villa Paloma, foto Werner Hannappel
A Montecarlo, Villa Paloma, la mostra di Ettore Spalletti "Ombre d’azur, transparence" In un edificio Belle Époque, sovrastato dai nuovi grattacieli che snaturano lo skyline monegasco, l'artista appare un marziano, distante anche dall’astazione «color field» cui di solito lo si lega
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 5 maggio 2019
Stefano ChiodiMONTECARLO
Austero, carismatico, insieme solenne e confidenziale. Così Ettore Spalletti appare nel documentario in cui la regista Alessandra Galletta ha raccolto tra il 2016 e il 2018 confidenze e pensieri dell’artista, presentato in una mostra appena inaugurata, Ombre d’azur, transparence, al Nouveau Musée National de Monaco – Villa Paloma (a cura di Cristiano Raimondi, fino al 3 novembre). Il racconto – sostenuto dalle testimonianze di critici, amici, galleristi – ha come epicentro lo studio di Spalletti a Cappelle sul Tavo, in Abruzzo, il luogo dove è nato e ha sempre vissuto. È qui, da un cinquantennio, che prendono forma i risultati...