Il terrore coloniale nato nelle trincee
L'intervista Parla lo scrittore David Diop, autore di «Fratelli d’anima» (Neri Pozza), che sarà domani alle 16,30 al Salone di Torino. Un romanzo che squarcia il velo dell’oblio sulla tragica epopea dei fucilieri senegalesi della Grande guerra. In 200centomila combatterono nelle truppe coloniali di un Paese che ne esaltava «la ferocia selvaggia». «Ho immaginato - spiega l'autore - la figura di un soldato africano che diventa consapevole del ruolo che si vuole interpreti. Per questo afferma di essersi trasformato né più né meno che nella "morte"»
L'intervista Parla lo scrittore David Diop, autore di «Fratelli d’anima» (Neri Pozza), che sarà domani alle 16,30 al Salone di Torino. Un romanzo che squarcia il velo dell’oblio sulla tragica epopea dei fucilieri senegalesi della Grande guerra. In 200centomila combatterono nelle truppe coloniali di un Paese che ne esaltava «la ferocia selvaggia». «Ho immaginato - spiega l'autore - la figura di un soldato africano che diventa consapevole del ruolo che si vuole interpreti. Per questo afferma di essersi trasformato né più né meno che nella "morte"»