Cultura

Il ticchettio fatale della ripetizione

Il ticchettio fatale della ripetizione

Walter Benjamin Donzelli ha dato alle stampe una edizione comparata delle cinque versioni del saggio «L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica», per la cura di Fabrizio Desideri e Marina Montanelli

Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 28 settembre 2019
Nell’ottobre del 1935 Walter Benjamin è in esilio a Parigi, in quel «minimo esistenziale» che però non gli impediva di raccogliere fiori, come si esprime in una frase ricordata dall’amico Scholem. Il 9 di quell’ottobre scrive a Gretel Karplus, una delle sue amiche più fidate, legata ad Adorno: «In queste ultime settimane ho potuto comprendere la caratteristica strutturale nascosta nel ’destino’ dell’arte nel XIX secolo. Ho quindi verificato su un caso esemplare la mia teoria gnoseologica – che ruota intorno al concetto molto esoterico dell’’adesso della conoscibilità’ (un concetto di cui probabilmente non ho mai parlato nemmeno con te)». UNA...

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