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Il Titolo V della riforma costituzionale non gode buona salute
Sanità Il vero ministero della Salute resterà quello dell’Economia, che apre o stringe i cordoni della borsa delle Regioni. Per i cittadini questa riforma non cambia nulla
Sanità Il vero ministero della Salute resterà quello dell’Economia, che apre o stringe i cordoni della borsa delle Regioni. Per i cittadini questa riforma non cambia nulla
Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 13 ottobre 2016
Il Titolo V in realtà è una “riforma della riforma”. È stato riformato nel 2001 introducendo per i ben noti motivi politici, la devoluzione dei poteri. Un’esperienza in tutti i sensi fallimentare perché ancor prima delle incapacità e dell’immoralità delle Regioni, si è tradito e compromesso il principio di Montesquieu dell’equilibrio dei poteri facendo disastri. Il nuovo Titolo V in teoria dovrebbe dichiarare l’incapacità delle regioni a governare la sanità in modo tale da rimettere le cose a come erano prima del 2001: allo Stato centrale i suoi poteri storici e alle regioni le loro storiche funzioni esecutive. Quindi decentramento...