Visioni
Il tocco lisergico di «Mind Game» diventa cult movie
Maboroshi Il lungometraggio esce nel 2004, ma non ottiene il successo di pubblico sperato, la critica però adora il film che conquista alcuni prestigiosi premi in patria e si fa notare per il suo stile unico anche all’estero.
Una scena da "Mind Games" di Masa'aki Yuasa
Maboroshi Il lungometraggio esce nel 2004, ma non ottiene il successo di pubblico sperato, la critica però adora il film che conquista alcuni prestigiosi premi in patria e si fa notare per il suo stile unico anche all’estero.
Pubblicato 12 mesi faEdizione del 24 novembre 2023
L’edizione della Biennale del cinema del 2021 presentò fra i lavori invitati nella sezione Orizzonti, Inu-Oh, lungometraggio animato diretto da Masa’aki Yuasa. La partecipazione al festival coronava, almeno agli occhi del pubblico cinefilo generalista, un percorso creativo iniziato per l’animatore giapponese circa trent’anni prima. Considerato, giustamente, fra le più originali menti attive nel mondo dell’animazione giapponese contemporanea, Yuasa comincia la sua carriera come animatore durante gli anni novanta del secolo scorso. Dapprima lavorando a serie televisive come Chibi Maruko-chan e soprattutto Crayon Shin-chan, e in seguito attraverso collaborazioni esterne con diversi studi d’animazione, fra cui lo Studio Ghibli. La prima...