Politica
Il tonfo dei 5 stelle a Roma, l’ultimo imbarazzo per Raggi
Suppletive Capitale Il voto di Conte resta un mistero, ma è la chiave della crisi dopo i fasti del 2016. Scontata la vittoria del ministro Gualtieri, ma dal movimento: un dato sotto il 5% non ha scusanti.
Il ministro Roberto Gualtieri, neoeletto alla camera dei deputati – LaPresse
Suppletive Capitale Il voto di Conte resta un mistero, ma è la chiave della crisi dopo i fasti del 2016. Scontata la vittoria del ministro Gualtieri, ma dal movimento: un dato sotto il 5% non ha scusanti.
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 3 marzo 2020
La domanda potrebbe apparire provocatoria ma è non solo legittima quanto stringente dal punto di vista politico: per chi ha votato il presidente del consiglio Giuseppe Conte alle elezioni suppletive del collegio di Roma centro di domenica scorsa? Ha tradito il suo ministro dell’economia Roberto Gualtieri oppure ha deciso di non votare per il Movimento 5 Stelle, la forza politica che due anni fa lo ha fatto debuttare da uomo politico direttamente sul palcoscenico di Palazzo Chigi? OVVIAMENTE CONTE non lo dirà mai, ma è davvero difficile che abbia voluto negare il suo appoggio ad un esponente di primaria importanza...