Internazionale

Gli attivisti di Greenpeace per il tonno sostenibile

Gli attivisti di Greenpeace per il tonno sostenibileUn momento della protesta di Greenpeace, ieri davanti all'industria bretone Petit Navire

Alimentazione L'associazione ambientalista denuncia la pesca killer nei mari di tutto il mondo: le scatolette arrivano nelle nostre tavole alle spese di altre specie, come gli squali e le tartarughe. Il blocco di una fabbrica in Bretagna, la nave nell’Oceano indiano, il blitz nei supermercati italiani. Sotto accusa in particolare la Thai Union, multinazionale tailandese che produce il marchio Mareblu. «Sostituire le reti dai richiami Fad con le più ecologiche canne, e risarcire le popolazioni locali»

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 24 maggio 2016
Rendere sostenibile la pesca del tonno: gli attivisti di Greenpeace hanno messo in campo un’azione di protesta contro la multinazionale tailandese Thai Union, che produce un quinto delle scatolette vendute nel mondo, in Italia con il marchio Mareblu. I metodi di pesca adottati in particolare nell’Oceano Indiano causano la morte di altri esemplari – tra cui centinaia di migliaia di squali ogni anno – e mettono a rischio la sopravvivenza delle popolazioni delle piccole isole del Pacifico. Ieri l’assalto simbolico a una industria francese di inscatolamento, la Petit Navire a Douarnenez, in Bretagna, mentre nell’ultimo weekend azioni dimostrative si sono...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi