Cultura

Il tono è troppo autoriale e poco collettivo?

Benedetto Vecchi è stato tra i fondatori, all’inizio degli anni ’90, della rivista «DeriveApprodi». Nel ’98 ha partecipato alla progettazione dell’omonima casa editrice della quale si è poi occupato incessantemente […]

Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 8 gennaio 2020
Benedetto Vecchi è stato tra i fondatori, all’inizio degli anni ’90, della rivista «DeriveApprodi». Nel ’98 ha partecipato alla progettazione dell’omonima casa editrice della quale si è poi occupato incessantemente fino alle sue ultime ore. Lo testimonia lo stralcio del suo ultimo scritto riportato qui accanto. Si tratta di un saggio alquanto meditato sul tema delle rivolte (senza rivoluzioni) in corso nelle varie latitudini del pianeta da inserire nel secondo numero in preparazione della rivista-libro «Kritik. Prontuario di sopravvivenza all’agonia del capitale». Benedetto guardava questo progetto editoriale con perplessità, temendo si rivelasse un cedimento alle posizioni «rivoltiste» fini a se...

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