Cultura

Il tracollo della modernità

Il tracollo della modernitàL'uomo vitruviano di Leonardo da Vinci, 1490 circa

Saggi L'ultimo libro di Antonio Tricomi, «Nessuna militanza, nessun compiacimento. Poveri esercizi di critica non dovuta». Qui l’Italia è vista come una piccola Weimar, laboratorio politico per la distruzione della collettività

Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 5 novembre 2014
A dispetto del titolo tristemente sarcastico, il nuovo lavoro di Antonio Tricomi, Nessuna militanza, nessun compiacimento. Poveri esercizi di critica non dovuta (Galaad, pp. 424, euro 16) si impone come uno dei sempre più rari esempi italiani di saggistica militante. Chi conosce l’ampia produzione di Tricomi non ne sarà certo stupito: da almeno una decina d’anni, il critico siciliano di nascita e marchigiano d’adozione si produce in un’inesausta investigazione della modernità letteraria e culturale, soffermandosi in prima battuta su una delle sue ossessioni critiche – Pasolini, a cui Tricomi ha dedicato tre volumi, fra i quali si può ricordare Sull’opera...

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