Italia
Il transhipment della ’ndrangheta
Traffici Il terminal è controllato dalla malavita, fin dalla sua nascita
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Traffici Il terminal è controllato dalla malavita, fin dalla sua nascita
Pubblicato circa 11 anni faEdizione del 17 gennaio 2014Edizione 17.01.2014
Il porto di Gioia Tauro, il più grande terminal di transhipment del Mediterraneo, fin dalla sua nascita, nel 1994, fu tenuto sotto controllo dalle cosche di ‘ndrangheta. Nel febbraio del 2008 in carcere sono finiti quattro esponenti del clan Pesce, tra cui il reggente Marcello Pesce, indagati tra l’altro per l’estorsione ai danni della Medcenter Containers Terminal Spa, la società terminalista che gestisce le attività di scalo. Per decenni la politica di spartizione delle risorse, la suddivisione della gestione mafiosa delle strutture portuali hanno garantito stabilità al gruppo Mammoliti-Molè. In particolare il controllo del porto ha assicurato la gestione sinergica...