Cultura
Il trasloco della fotografia
Luoghi della memoria Un'intervista con Denis Curti, videpresidente della Fondazione Forma, che racconta come un affitto esoso e la sordità dell'amministrazione possa decretare la fine di un polo culturale d'eccellenza
Spazio Forma e la mostra dedicata a Robert Doisneau
Luoghi della memoria Un'intervista con Denis Curti, videpresidente della Fondazione Forma, che racconta come un affitto esoso e la sordità dell'amministrazione possa decretare la fine di un polo culturale d'eccellenza
Pubblicato circa 11 anni faEdizione del 25 ottobre 2013
Luca FazioMILANO
Se vogliamo restare a Milano (la Berlino promessa dal sindaco Giuliano Pisapia ormai l’abbiamo dimenticata), mai come in questo caso la Forma è Sostanza. Perché se la città che dice di aprirsi al mondo non riesce a tenere in vita lo Spazio Forma significa che un problema c’è e non riguarda solo il mondo della fotografia: quel luogo di eccellenza culturale, riconosciuto a livello europeo, sta chiudendo i battenti perché il comune di Milano non vuole e non sa ascoltare. Lo Spazio Forma è solo la dismissione più eclatante. Tutti lo conoscono: ottanta mostre in otto anni e cinquecentomila visitatori....