Cultura
Il trauma rimosso in terra polacca
LUOGHI DELLA MEMORIA Tomasz Pietrasiewicz racconta il suo Grodzka Gate – NN Theatre. All’interno della porta costruita nel 1342 a Lublino, un centro a metà tra la biblioteca e il museo. Migliaia gli ebrei nel campo di concentramento di Majdanek. Ne sopravvissero poco meno di trecento
Grodzka Gate – NN Theatre
LUOGHI DELLA MEMORIA Tomasz Pietrasiewicz racconta il suo Grodzka Gate – NN Theatre. All’interno della porta costruita nel 1342 a Lublino, un centro a metà tra la biblioteca e il museo. Migliaia gli ebrei nel campo di concentramento di Majdanek. Ne sopravvissero poco meno di trecento
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 22 dicembre 2019
Quando arrivi a Lublino, avverti subito la percezione di un’assenza. Per strada, il chiacchiericcio dei turisti rimbomba nel vuoto di un passato cancellato. In questo angolo della Polonia orientale aveva vissuto per secoli una delle comunità ebraiche più antiche e fiorenti di tutto il Paese. C’erano sinagoghe, istituzioni sociali e culturali. E ancora, la scuola rabbinica Yeshiva Chachmei Lublin, tra le più importanti al mondo. Ma poi venne la guerra e la Shoah. Nel giro di pochi anni Lublino divenne il centro logistico e organizzativo dell’Olocausto in Polonia. Da qui partivano gli ordini degli ingegneri dello sterminio, qui si pianificava...